Questo prof di Harvard sostiene che è possibile invertire l’invecchiamento
È possibile invertire l’invecchiamento? Secondo David Sinclair, professore di Harvard e vera e propria star nella ricerca contro l’invecchiamento, “un giorno sarà normale andare dal dottore e farsi prescrivere una medicina che ci farà ringiovanire di dieci anni. Potremmo vivere fino a 200 anni”.
Sinclair è australiano e ha dedicato tutta la sua carriera alla ricerca contro l’invecchiamento.
Secondo la concezione tradizionale dell’invecchiamento, il DNA accumulerebbe danni nel corso del tempo, fino a non essere più in grado di funzionare bene. Per Sinclair, la spiegazione dell’invecchiamento è diversa: il problema è “epigenetico”, cioè dipende dal processo in base al quale porzioni di DNA sono attivate di volta in volta.
L’epigenoma è “l’insieme dei processi che consentono alle istruzioni del genoma di essere lette nei tessuti giusti e nel momento opportuno”: in altre parole, l’epigenoma consente alle cellule di svolgere le proprie funzioni, e se l’epigenoma subisce dei danni, il corpo invecchia.
“non c’è motivo per cui non dovremmo vivere fino a 200 anni”
David sinclair, professore di harvard
Il DNA contiene le informazioni per il funzionamento delle cellule, e ogni volta che queste informazioni devono essere “lette”, il DNA può subire dei danni – che sono del tutto normali, e che vengono riparati da specifiche proteine – e in particolare da enzimi chiamati “PARP”.
Queste stesse proteine non solo riparano il DNA, ma sono anche le stesse responsabili per l’attivazione delle porzioni di DNA necessarie di volta in volta. Tra riparazioni e letture, queste proteine possono finire “fuori posto” e non essere più in grado di svolgere correttamente non solo la funzione di riparazione, ma anche quella di attivazione e lettura del DNA.
L’idea di Sinclair – espressa in termini estremamente semplici – è quella che il DNA quindi continui a contenere le informazioni corrette per il funzionamento delle cellule, e che per invertire l’invecchiamento basterebbe quindi ristabilire i corretti processi epigenetici che attivino le porzioni corrette del DNA.
Per chi volesse approfondire, ecco un articolo della Harvard Medical School dedicato al tema; e a seguire un intervento di Sinclair su Twitter.
Delighted to share with you our latest paper. Here, we test the hypothesis that aging may be driven by DNA damage-induced changes to the epigenome. Mightbe due to a glitch in the software of the body that causes it to malfunction, which can be fixed with a reboot?👇 1/ pic.twitter.com/HYmIbidO1v
— David Sinclair (@davidasinclair) January 12, 2023
La longevità è nulla senza salute
Per Sinclair, non ha senso estendere la lunghezza della vita umana se ciò avviene senza che il corpo sia in salute. Non è solo lui a pensarlo, ma è una convinzione comune nell’ambiente scientifico: la salute è l’obbiettivo, e la longevità e il “risultato secondario” del rimanere in buona salute.
E si tratta di un credo che Sinclair segue anche nella sua vita personale. Per esempio, non fuma (ovviamente), evita l’eccessiva esposizione solare, i raggi-x e le TAC.
Inoltre:
- Cerca di non stare troppo al caldo di giorno e quando dorme
- Mantiene il suo indice di massa corporea tra 23 e 25
- Cammina il più possibile durante la giornata
- Fa allenamento con i pesi ogni settimana
Inoltre, segue una dieta vegetariana, per colazione assume solo un po’ di olio d’olive o di yogurt (oltre agli integratori), beve molta acqua per evitare la fame, e mangia pochi pasta, pane e zucchero.
Su Twitter è solito vantarsi molto dell’apparire molto più giovane rispetto alla sua età (è nato nel 1969), e bisogna ammettere che, per molti versi, ha ragione. Sinclair sostiene inoltre di avere 57 battiti al minuti (“come un atleta”) e la capacità polmonare di un uomo di una ventina d’anni. Per finire, “quando corro mi annoio molto prima di sentirmi stanco”.
Narcisismo a parte, Sinclair dichiara di assumere una serie di integratori che migliorerebbero i processi cellulari. Ma di che si tratta?
PER ORA è possibile invertire l’invecchiamento neI TOPI (in parte)
Il sistema per rimanere giovani – e magari anche per invertire i processi d’invecchiamento – si basa sull’ingestione di molecole conosciute come “NAD boosters”. In particolare, Sinclair ogni mattina prende 750mg di NMN (un attivatore del NAD), un grammo di resveratrolo (la molecola “miracolosa” contenuta anche nel vino rosso) e 500mg di metmorfina, un antidiabetico che avrebbe effetti anti-aging.
“NAD” sta per “nicotinamide adenino dinucleotide” ed è una molecola che non solo converte il cibo in energia, ma contribuisce anche al mantenimento delle funzioni genetiche. In particolare, la NAD attiva la funzione riparatrice degli enzimi PARP rispetto al DNA – per questo, rifornire il corpo di NAD (o del suo attivatore NMN) aiuterebbe gli enzimi PARP a rimanere attivi.
Il punto è – e questo è il problema – che per ora gli effetti di questo tipo di sostanze sono stati dimostrati solo sui topi. A quanto pare, purtroppo (o per fortuna) gli uomini non sono topi, per cui non è ancora scientificamente provato che funzionino anche sugli esseri umani, il cui corpo è visibilmente diverso rispetto a quello di un topo.
Al più, alcuni test clinici hanno dimostrato che molecole come la NMN almeno “non fanno male”. Uno dei problemi principali sembra essere la quantità di NMN che occorrerebbe ingerire per replicare quanto ingurgitato dai roditori: per gli umani si tratterebbe di 300mg per chilogrammo di peso corporeo, pari a 22,5 grammi per una persona di 75 chili, cioè una quantità immane.
Ci sono studi che testimonierebbero alcuni benefici già rilevati sugli esseri umani – il problema è che la fonte di alcune di queste testimonianze è, ancora una volta, il prof. David Sinclair.
IL BUSINESS DELLA PILLOLA DELLA GIOVINEZZA DI SINCLAIR
E arriviamo ora al nodo principale: la società “Elysium” e la “Base Pill” commercializzata da David Sinclair.
Ma prima ancora di questo, un po’ di storia!
Secondo la rivista “Kaiser Health News”, Sinclair nel 2004 ha co-fondato una società chiamata “Sirtris”, il cui scopo era ricercare benefici in merito al resveratrolo. L’azienda è stata venduta a GlaxoSmithKline quattro anni dopo per 720 milioni di dollari (Sinclair ne ha intascati 8), ma già nel 2010 la ricerca è stata fermata per “risultati sotto le aspettative”.
Attualmente Sinclair sarebbe fondatore, finanziatore, socio, membro del CDA o consulente in qualcosa come 28 aziende, di cui 18 sono coinvolte nell’anti-aging.
Tra queste, per l’appunto, c’è “Elysium” con la sua pillola a base di NMN e un polifenolo chiamato “pterostilbene”, molto simile al resveratrolo, e contenuto in mirtilli, arachidi e uva. Ora – una boccia di queste pillole ne contiene 60, con consiglio di prenderne due al dì, alla modica di 60 dollari al giorno per acquisto singolo.
Funziona? Una ricerca su questa pillola ha evidenziato che, effettivamente, incrementa i livelli di NAD+ nel sangue (e addirittura del 40%), ma non che ciò abbia portato a effetti anti-aging negli umani. Di positivo c’è però che non farebbe male.
C’è un altro, piccolissimo problema: il prezzo!
L’NMN “puro” costa cifre ridicole: un chilogrammo costa circa 150 euro, che basterebbero per circa tre anni e mezzo di somministrazione.
Il resveratrolo costa 80 euro al chilo, sufficiente per due anni e mezzo di somministrazione – sempre nelle dosi prese da Sinclair.
Per quanto riguarda il farmaco che prende Sinclair, l’anti-diabetico metmorfina, è disponibile solo su ricetta medica e, viene da pensare, un motivo di deve pur essere.
Per cui: magari Sinclair è un genio, forse è un genio, sicuramente è un genio. Magari le sue ricerche funzionano, e così la sua pillola miracolosa. Certo è che si tratta anche di un grande, enorme, entusiasmante business.