Semi di lino: ecco tre benefici antiaging
I semi di lino sono antiaging? Sembra proprio di sì: ecco le tre proprietà anti-invecchiamento principali
Cosa sono i semi di lino?
I semi di lino sono i semi della pianta del lino. Si tratta di una delle colture più antiche del mondo, già nota agli antichi egizi. Così come i semi di chia, sono rivestiti da uno strato gelatinoso chiamato “mucillagine”, che contiene gran parte dei nutrienti.
Non solo hanno caratteristiche antiaging e antitumorali, ma sono anche ricchi di fibre. Per questo, facilitano la digestione e rendono la nostra vita più… piacevole.
In sintesi, in 10 grammi di semi di lino (un cucchiaino da tè) ci sono:
- 55 calorie
- 7% di acqua
- 1,9 grammi di proteine
- 3 grammi di carboidrati
- 0,2 grammi di zucchero
- 2,8 grammi di fibre
- 4,3 grammi di grassi di origine vegetale
Ma quali sono i benefici antiaging dei semi di lino? Molti dei benefici sono legati ai “lignani”, nutrienti di cui sono ricchi, e che conosceremo in questo post.
Uno: i semi di lino sono antiossidanti
I semi di lino sono ricchi di anti-ossidanti, che contrastano l’azione dei radicali liberi e per questo difendono le cellule dall’invecchiamento.
Questo dipende dal fatto che i semi di lino contengono molti “lignani“, nutrienti che hanno effetti antiossidanti. In particolare, sembra che i semi di lino ne contengano in misura 800 volte superiore rispetto ad alimenti simili.
Due: i semi di lino sono antitumorali
I semi di lino sono ricchi in acidi polinsaturi del tipo omega-3, che – secondo alcune ricerche – impediscono la comparsa di alcuni tipi di tumore.
Sembrerebbe inoltre che i lignani – di cui i semi di lino sono carichi – rallentino la crescita dei tumori.
Buone notizie anche per la lotta al cancro al seno, visto che il loro consumo potrebbe ridurre il rischio di contrarlo, anche dopo la menopausa.
In realtà, su quest’ultimo punto c’è qualche incertezza scentifica. I lignani sono infatti dei “fitoestrogeni”, che nel corpo agiscono in maniera simile agli estrogeni. Circa 8 tumori al seno su 10 sono legati a un eccesso di estrogeni, per cui alcuni hanno ritenuto un possibile aumento del rischio legato al consumo di semi di lino.
Una ricerca specifica su questo aspetto (relazione tra fitoestrogeni e tumore al seno) sembrerebbe però non solo escludere rischi, ma anche confermare i benefici come prevenzione.
Tre: i semi di lino combattono il colesterolo
L’azione dei semi di lino contro il colesterolo è tripla:
- Contengono fibre
- Contengono omega-3
- Contengono lignani
Il consumo di semi di lino riduce pertanto il colesterolo “cattivo” LDL, migliorando il benessere delle arterie e riducendo la pressione sanguigna.
Dobbiamo infatti ricordare che la salute delle arterie non dipende solo dal livello di colesterolo “al momento”, ma anche dalla “storia” del colesterolo. Chi ha avuto nella vita storicamente colesterolo “cattivo” più basso, sarà più in forma rispetto agli altri.
Come consumare i semi di lino
I semi di lino sono antiaging: come possiamo inserirli nella dieta?
Prima di tutto si consiglia di preferire i semi di lino macinati (e non interi), perché meglio digeribili.
Ne basta una quantità minima: un cucchiaino da tè, da aggiungere ai cereali, allo yogurt o addirittura alla senape o alla mostarda.
Si consiglia inoltre di assumerli insieme a una buona quantità di acqua, così come tutte le fonti di fibre, al fine di facilitarne la digestione.
Un ultima buona notizia: costano pochissimo. I prezzi vanno da 5 a 10 euro al chilo!
Ci raccomandiamo, ancora una volta, di consultare il vostro medico prima di iniziare una dieta o l’uso di una crema o di un integratore. Il vostro corpo è unico ed è diverso da quello di qualsiasi altra persona sulla terra. Rispettate quest’ unicità e fatevi consigliare da un professionista che fa questo di mestiere.