Il latte di mucca fa male?

Sarà vero che il latte di mucca fa male e che bisogna preferire il latte di soya o di avena? Ecco una panoramica


Il latte di mucca fa male?

Secondo quasi tutta la ricerca medica, il latte di mucca non fa male. È invece molto nutriente e può far parte di diete varie e bilanciate. In particolare, il latte di mucca contiene 18 nutrienti essenziali sui 22 necessari per la nostra salute.

Una tazza di latte (244 grammi) contiene:

NutrienteQuantità% del fabbisogno giornaliero
Acqua215 gVariabile
Calorie149Variabile
Calcio276 mg28%
Folato12 mcg3%
Magnesio24 mg7%
Fosforo205 mg29%
Potassio322 mg9%
Vitamina A112 mcg12,5%
Vitamina B-121,10 mcg46%
Zinco0,9 mg11%
Proteine8 g16%

A questi nutrienti si aggiungono quantità di vitamina D, Riboflavina, acido pantotenico, niacina, iodio e selenio.

Il latte di mucca fa male solo in casi specifici:

È vero che il latte provoca l’osteoporosi?

Secondo una teoria che gira per i social e per le palestre, il latte provocherebbe l’osteoporosi, cioè la decalcificazione delle ossa e il loro indebolimento. In particolare, i fautori di questa teoria ritengono che lo smaltimento delle proteina “acidificherebbe” il sangue e “consumerebbe” le ossa, perché il calcio è necessario al processo di smaltimento.

I “nemici del latte” pensano anche che apportare calcio tramite la dieta “impigrirebbe” il corpo, che per questo non si preoccuperebbe più di trattenere il calcio.

L’evidenza scientifica sostiene però il contrario.

Secondo i maggiori studi scientifici, il latte e il calcio in esso contenuto fanno bene a tutte le età e rinforzano le ossa, diminuendo il rischio di osteoporosi. Inoltre, consumare latte durante l’infanzia e l’adolescenza garantisce una migliore densità ossea da grandi.

Il latte di soya o di avena è meglio di quello di mucca?

Il latte di origine vegetale ha più fibre, meno grassi e meno calorie rispetto a quello di mucca, ma è anche meno nutriente. Per questo, normalmente nel latte vegetale vengono aggiunti artificialmente nutrienti (come la vitamina D e il calcio) per compensare questa mancanza.

Inoltre, il latte vegetale rispetto a quello di mucca contiene proteine “incomplete”, che non apportano cioè tutti gli aminoacidi di cui il corpo ha bisogno.

Il latte provoca l’acne?

Secondo gli studi scientifici, consumare latte parzialmente scremato provoca acne in alcune persone. Non c’è invece relazione tra acne e consumo di latte intero.

Gli ormoni nel latte di mucca fanno male?

Qui è necessario fare chiarezza. Secondo la ricerca scientifica, gli ormoni presenti nel latte delle mucche sono un quantità troppo piccola per esercitare un qualche effetto sul corpo umano. Inoltre, il processo di pastorizzazione elimina circa il 90% degli estrogeni e degli altri ormoni; e il resto viene smaltito dal corpo come una normale proteina.

Per essere ancora più chiari:

  • Gli uomini producono ogni giorno 6.000 volte la quantità di estrogeni presenti in una tazza di latte
  • Le donne producono ogni giorno 28.000 volte la quantità di estrogeni presenti in una tazza di latte

L’idea che gli estrogeni nel latte siano responsabili dell’inizio anticipato della pubertà non ha basi scientifiche. Basti considerare – tra le altre cose – che i bambini bevono meno latte rispetto al passato; e che i controlli sul latte si sono fatti più severi rispetto ad anni fa.

Il latte di mucca provoca il cancro al seno?

Questo è uno degli argomenti più dibattuti in campo scientifico. Un’importante ricerca pubblicata nel 2020 sull’ “International Journal of Epidemiology” sostiene che consumo di latte di mucca sarebbe collegato a un maggior rischio di cancro al seno. Lo studio sostiene perfino che il consumo di una tazza di latte al giorno aumenterebbe il rischio di cancro al seno del 50%.

Questo significa che una donna di 57 anni (l’età media del campione) che non beve latte di mucca avrebbe un rischio di contrarre il cancro al seno dell’8% circa ogni otto anni (cioè il periodo di osservazione dello studio). Le consumatrici di latte risentirebbero invece di un rischio del 13%.

Si tratta però di una ricerca controcorrente, che soprattutto risente di un limite metodologico. Si tratta cioè di uno studio “osservazionale” e non di laboratorio, per cui non è possibile isolare con certezza un nesso di casualità.

Aggiungiamo anche che la maggior parte degli studi sostiene invece che il consumo di latte protegga dal rischio di cancro al seno. Secondo un sondaggio su 13 studi scientifici pubblicato nel 2018:

  • 8 studi non vedevano nesso tra consumo di latte e cancro al seno
  • 3 studi sostenevano che il latte riduce il rischio di cancro al seno
  • 2 studi sostenevano invece che il rischio aumentava

Le maggiori associazioni mondiali di lotta contro il tumore non consigliano di sospendere il consumo di latte di mucca per prevenire il tumore al seno. Secondo la Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro, “i dati disponibili non non fanno pensare a un’associazione tra consumo di latte e derivati e aumento del rischio di tumore”.

Se paragoniamo poi le donne che vivono in uno stesso paese, non c’è alcuna relazione tra maggior consumo di latte e maggior rischio di cancro al seno.

C’è comunque chi invita alla cautela e suggerisce di preferire il latte di origina vegetale (soya, avena e mandorla), anche se è meno nutriente rispetto a quello di mucca; o lo yoghurt.

Il latte di mucca è anti-aging?

Le proteine del latte potrebbero avere un effetto anti-aging, e in particolare preservare la massa muscolare, attraverso le attività anti-ossidanti e di riduzione dei radicali liberi. Inoltre, il latte di mucca contiene anti-ossidanti in grado di proteggere il cervello.

Non esistono però conclusioni certe sugli effetti anti-aging del latte, anche se sembrerebbe preferibile scegliere il latte scremato o parzialmente scremato.

Quali sono le migliori alternative al latte di mucca?

Per chi non se la sente di consumare latte di mucca, una valida alternativa può essere quella del latte vegetale (soya, avena, mandorla), anche se meno nutriente rispetto al latte di mucca. Eventualmente si possono scegliere tipi di latte vegetale con aggiunta di calcio, vitamina D (che aiuta l’assorbimento del calcio) e vitamina K2 (anch’essa coinvolta nel processo di assorbimento).

Un’altra valida alternativa è quella dello yoghurt, che contiene proteine e nutrienti paragonabili a quelli del latte di mucca.


Ci raccomandiamo, ancora una volta, di consultare il tuo medico prima di iniziare una dieta o l’uso di una crema o di un integratore, o una nuova routine fisica. Il tuo corpo è unico ed è diverso da quello di qualsiasi altra persona sulla terra. Rispetta quest’ unicità e fatti consigliare da un professionista.

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