Il sole fa invecchiare la pelle?
Il sole fa invecchiare la pelle: è ormai un fatto provato dalla scienza. Ma perché succede? E come possiamo proteggerci dal sole?
Perché il sole fa invecchiare la pelle?
Con il passare degli anni la nostra pelle assume un aspetto diverso. La produzione di collagene – che rende elastica la pelle – si riduce, insieme a quella di elastina. Si tratta di due proteine che consentono all’epidermide di rimanere soda e tonica.
Possiamo cercare di contrastare alcuni degli effetti dell’invecchiamento impiegando la crema adatta. Abbiamo già visto in quest’altro articolo quali creme per il viso sembrano funzionare, senza spendere una fortuna.
Eppure, tutti i nostri sforzi possono essere inutili se ci esponiamo eccessivamente ai raggi solari.
Questo perchè tra i raggi solari che raggiungono la terra, quelli “ultravioletti” (UV) sono a una frequenza tale da penetrare l’epidermide e provocare danni fino ai suoi strati più profondi.
In particolare, un’esposizione ripetuta e non protetta ai raggi UV è in grado di danneggiare le fibre di collagene ed elastina. Inoltre, troppi raggi UV aumentano il rischio di tumori alla pelle.
Magari da giovani non si osserveranno gli effetti del troppo sole. Ma già con l’approdo ai 30-40 anni, però, tutto può iniziare a essere evidente. Per questo, è bene agire fin da subito!
il 90% dei cambiamenti visibili sulla pelle è dovuto ai danni solari
Il sistema più efficace – e forse meno costoso – per ridurre gli effetti dovuti all’invecchiamento è quello di proteggersi dai raggi UV.
In particolare, i raggi UV dannosi per la salute si dividono in due categorie:
- I raggi “UVA”, che provoca danni a tutti gli strati della pelle, da quelli più superficiali, a quelli più profondi, danneggiando anche le fibre di collagene ed elastina
- I raggi “UVB”, che danneggiano il DNA della pelle a livello più superficiale. Sono inoltre responsabili di molti casi di cancro alla pelle.
Il sole provoca fino al 90% dei danni visibili sulla pelle
Skincancer.org
Secondo la scienza, i danni da “photoaging” sono praticamente allo stesso livello dei danni dovuti all’età. Esporsi al sole in maniera non protetta provoca danni “ossidativi” all’organi della pelle, dovuti anche a una maggior presenza di radicali liberi.
In che misura? I danni solari rappresentano fino al 90% dei danni visibili sulla pelle col passare degli anni, secondo l’associazione Skincancer.org.
Uno studio finanziato da L’Oreal stima i danni visibili dovuti al sole fino all’80%. Lo stesso team di ricerca ha stimato che l’eccessiva esposizione al sole ci fa sembrare più vecchi fino a 15 anni.
Se poi stai cercando la prova definitiva, in questo link trovi uno studio che paragona due gemelle identiche con abitudini assai diverse in merito alla protezione solare.
Ma il sole non serviva per la vitamina D?
Il nostro corpo ha bisogno di esporsi al sole per produrre la vitamina D. Senza di essa – come spesso capita in inverno – potremmo sentirci spompati e anche un po’ giù di morale.
Però – ci ricorda il “Cancer Research Center” del Regno Unito – bastano pochi minuti di esposizione, e non ore e ore.
Soprattutto chi ha la pelle più chiara ha bisogno di brevi esposizioni al sole. E’ anche per questo motivo che le etnie di origine nordica hanno la pelle più chiara, perché così possono assorbire meglio il poco sole a disposizione.
Inoltre, la vitamina D può essere integrata anche con l’alimentazione, in particolare con uova, pesce, margarina e cereali.
Come proteggersi dai danni solari?
Per alcune persone bastano dieci minuti di esposizione non protetta al sole e la pelle già inizia a danneggiarsi. Per questo, non possiamo sottovalutare i danni del sole alla pelle.
Ecco quindi un set di consigli:
- Non esporsi al sole nelle ore di forte irradiazione, cioè tra le 10 del mattino e le 4 del pomeriggio
- Utilizzare creme protettive almeno con fattore 30
- Usare idratanti, che evitano la formazione di rughe
- Bere molta acqua
- Seguire un’alimentazione corretta e bilanciata, che possa dare alla pelle i nutrienti per ripararsi da sola
L’arma finale contro il sole: creme solari che riparano il DNA
Esistono e funzionano: creme solari che riparano il DNA.
La loro efficacia è stata testata da divesi studi scientifici. In particolare, questi schermi solari impiegano due enzimi: la fotoliasi e la T4 endonucleasi V. Sembra che abbiano effetti positivi, anche se gli scienziati sostengono che siano necessarie ulteriori ricerche.
Come si possono riparare i danni del sole?
Esistono trattamenti dermatologici che sono in grado di riparare alcuni segni del photoaging. Il sole fa invecchiare la pelle, ma ci possono essere soluzioni quali:
- Creme, soluzioni e integratori al retinolo (anche con prescrizione medica)
- Trattamenti al laser
- Peeling chimici
Se però ci impegnamo in tempo – usando la protezione giusta – non dovremmo mai ricorrere a questo tipo di cure!
Ci raccomandiamo, ancora una volta, di consultare il vostro medico prima di iniziare una dieta, un trattamento o l’uso di una crema o di un integratore. Il vostro corpo è unico ed è diverso da quello di qualsiasi altra persona sulla terra. Rispettate questa unicità e fatevi consigliare da un professionista che fa questo di mestiere.